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Molte aziende non riescono a crescere perché hanno dei blocchi.

Questi blocchi possono avere la natura più disparata e raramente riusciamo a individuarli con la sola contabilità.

Per rimuovere i blocchi e liberare tutto il potenziale della tua azienda, occorre prima individuarli attraverso un’analisi della catena di creazione del valore.

 

 

  1. Premessa

Sono molte le aziende che non riescono a crescere oltre una certa soglia.

Aziende che, magari, registrano un aumento costante dei ricavi e che, tuttavia, tirando le somme a fine anno, finiscono con il ritrovarsi quasi sempre con un utile che non è cresciuto come ci si aspettava.

Oppure aziende con una grande storia, ma che non riescono a far crescere il fatturato.

Quali sono le cause più comuni di questi “blocchi” e da dove si può partire per liberare il potenziale?

 

 

  1. I blocchi alla crescita

Ogni azienda è diversa dalle altre ed è quindi molto difficile fare discorsi “in generale”.

Tuttavia, esistono delle caratteristiche comuni a tutte le aziende. Per individuarle, bisogna partire dall’origine.

Alla sua origine, un’azienda altro non è che un insieme di beni e di rapporti giuridici (rapporti di lavoro, contratti) che l’imprenditore mette insieme in maniera organizzata allo scopo di creare valore per sé.

Lo scopo dell’azienda è quindi la creazione di valore.

Quando ci troviamo di fronte ad aziende che fanno difficoltà a crescere, significa che qualcosa all’interno della cosiddetta “catena” di creazione del valore si è inceppato.

 

 

  1. La catena della creazione del valore

La catena di creazione del valore di un’azienda può essere semplificata nei seguenti passaggi:

  • selezione dei collaboratori e dei dipendenti;
  • creazione di un giusto clima aziendale;
  • realizzazione dell’infrastruttura tecnologica adatta;
  • processo di innovazione;
  • investimenti;
  • approvvigionamenti;
  • processi interni per la produzione dei beni o la prestazione dei servizi, qualità;
  • commercializzazione;
  • cura dei rapporti con i clienti attuali e potenziali;
  • gestione e pianificazione della finanza.

 

I blocchi possono essere diversi e di varia natura, ma una cosa è certa: se un’impresa non riesce a crescere, il problema va ricercato all’interno di uno di questi processi.

 

 

  1. Il primo passo per liberare il potenziale

L’individuazione dei blocchi alla crescita richiede necessariamente un’analisi preliminare dell’azienda.

Un’analisi profonda e molto diversa da quella che tradizionalmente si fa a fine anno tramite bilancio e contabilità.

Come già espresso in altri articoli del mio blog, la contabilità da sola non basta.

I dati contabili infatti, pur essendo obbligatori, hanno dei grossi limiti in quanto non sono capaci di cogliere e rappresentare il vero valore delle imprese: il valore intangibile.

 

Nessuna contabilità potrà infatti mai essere in grado di rilevare i fattori cruciali per la creazione del valore, quali:

  • qualità delle relazioni con la clientela;
  • grado di innovazione;
  • clima aziendale e preparazione dei dipendenti e dei collaboratori;
  • efficienza dei sistemi di IT.

 

E allora da dove si parte?

Io sono convinto che il primo passo per liberare il potenziale di un’azienda sia ideare un buon sistema di misurazione dei suoi fattori cruciali e intangibili di creazione del valore.

Anche se all’inizio potrebbe dare l’idea di essere un concetto un po’ astratto, si tratta al contrario di un processo molto concreto, diretto a individuare e monitorare i cosiddetti parametri vitali dell’azienda.

Il metodo più conosciuto ed efficace è la Balanced Scorecard di Kaplan e Norton, di cui ho già parlato anche in passato.

 

 

  1. Conclusioni

I blocchi alla crescita possono essere diversi per ogni azienda, ma vanno sempre ricercati all’interno della catena di creazione del valore.

Per rimuovere questi blocchi, si parte necessariamente dall’analisi dell’azienda e dei suoi fattori intangibili.

Si tratta di un tipo di analisi che non si può fare con la mera contabilità, ma richiede un cambio di prospettiva e l’adozione di tecniche specifiche, quali la Balanced Scorecard.

 

 

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